Il 2022 sarà l’anno dedicato ai giovani.
A sostenerlo è la Commissione Europea che, insieme al Parlamento e al Consiglio, ha proclamato l’Anno europeo dei giovani.
Secondo quanto annunciato della presidente Von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2022, il nuovo anno sarà rivolto a coloro che si sono sacrificati per gli altri.
Alla base del programma previsto per il 2022 permangono valori come la difesa della libertà, delle opportunità e della solidarietà.
Tutte le attività che si svolgeranno coinvolgeranno, oltre al Parlamento europeo, tutti gli Stati membri, le autorità regionali e in particolar modo le autonomie locali, protagoniste quest’ultime del coinvolgimento dei giovani alla vita istituzionale.
L’autorità di bilancio ha inoltre disposto per il 2022 un sostegno pari a 8 milioni di euro provenienti da Erasmus+ e dal Corpo europeo di solidarietà.
“Siamo in un momento nuovo per l’Europa – ha raccontato il Presidente di AICCRE Lombardia Milena Bertani – I giovani rappresentano un punto di forza per raccontare questa nuova vitalità che ha coinvolto le istituzioni europee. AICCRE non potrà avere un futuro se non coinvolgerà i giovani al suo interno: siamo disposti a raccogliere qualsiasi proposta dagli enti locali affinché costruiamo qualcosa di specifico per loro, al fine di estendere questo loro spirito europeo anche alle altre generazioni”.
I giovani europei beneficeranno quindi di molte occasioni per acquisire conoscenze, abilità e competenze per lo sviluppo professionale e per rafforzare l’impegno civico teso a plasmare il futuro dell’Europa.
“I giovani rappresentano il futuro – ha ribadito il Vicepresidente del Consiglio regionale e Segretario Generale di AICCRE Lombardia Carlo Borghetti – L’Anno Europeo dei Giovani rappresenta un’enorme opportunità per valorizzare, coinvolgere e aiutare i nostri giovani a realizzare politiche qualificanti, nuove e innovative per l’Europa”.
Gli obiettivi prefissati dalla Commissione per il nuovo Anno Europeo dei Giovani sono quattro.
Il primo è di rinnovare le prospettive positive per i giovani, con un’attenzione particolare agli effetti negativi che la pandemia di Covid-19 ha avuto su di loro, evidenziando le opportunità offerte da transizioni verdi e digitali e altre politiche dell’Unione.
Secondo, sostenere i giovani attraverso l’animazione socio-educativa, in particolare quelli con minori opportunità, per acquisire competenze pertinenti e diventare così cittadini attivi e ispirati da un senso di appartenenza europeo.
Terzo obiettivo è promuovere attivamente le varie opportunità a disposizione dei giovani, a livello comunitario, nazionale, regionale o locale, per sostenere il loro sviluppo professionale.
Il quarto infine consiste nell’integrare la politica per la gioventù in tutti i pertinenti ambiti politici dell’Unione in linea con la strategia dell’Ue per la gioventù 2019-2027 per incoraggiare l’introduzione di una prospettiva giovanile nel processo decisionale a tutti i livelli.
A cura di Eleonora Cusano