Gemellaggi tra paesi europei ai tempi del Coronavirus

L’Unione Europea riconosce il gemellaggio come azione fondamentale per aiutare le persone a comprendere gli scopi dell’Ue, a rafforzare il senso di identità europea e ad avvicinare l’Istituzione ai cittadini.

Nati nel 1989 su iniziativa del Parlamento Europeo come espressione di cittadinanza attiva europea, il gemellaggio è un legame simbolico instaurato per stringere relazioni politiche, economiche e culturali fra istituzioni, enti e scuole le cui unioni possano favorire relazioni umane e culturali.

I numerosi gemellaggi già in essere testimoniano la capacità di amicizia e solidarietà tra le varie comunità.  

“Il gemellaggio è uno straordinario strumento di azione interculturale tra le regioni d’Europa. Un buon accordo di gemellaggio può portare enormi benefici ad una comunità e alla sua amministrazione comunale; offre l’opportunità di conoscere da vicino la vita quotidiana dei cittadini di altri Paesi europei, di conversare e di scambiare esperienze tra loro, nonché di elaborare progetti su questioni di interesse comune quali l’istruzione, l’ambiente, lo sviluppo economico e la cultura” – ha detto Carlo Borghetti, Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia e Segretario generale di AICCRE Lombardia.

I valori fondamentali dei gemellaggi tra Paesi europei sono l’amicizia, la cooperazione e la reciproca consapevolezza delle proprie origini.

“Le nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19 non hanno frenato la nascita di nuovi gemellaggi, diventati parte integrante della nostra comunità. I gemellaggi sono legami di amicizia che nonostante la lontananza si rinsaldano, di anno in anno, attraverso iniziative e progetti culturali. Ai tempi del coronavirus, dove tutte le attività didattiche e culturali sono affidate alle tecnologie digitali, anche una proposta di collaborazione tra due comunità può nascere nel web” – ha aggiunto Carlo Borghetti.

Non è un semplice scambio ma un impegno a lungo termine, un’opportunità straordinaria, che avvicina i cittadini alla partecipazione attiva alla vita comunitaria. Uno scambio di culture diverse, che possono arricchire da un punto di vista economico, culturale e umano. Per una maggiore conoscenza, invitiamo tutti i comuni lombardi a scriverci, aiccre.lombardia@consiglio.regione.lombardia.it, a raccontarci la loro esperienza, le dinamiche che hanno portato a rinnovare i legami di amicizia nonostante la distanza” – ha concluso Borghetti. 

Quest’anno il programma della Commissione Europea “Europa per i cittadini” confluirà nel CERV (Citizens, Equality, Rights and Values), un macro programma dedicato a tematiche quali la cittadinanza europea, la parità di genere, la non discriminazione, i diritti dell’infanzia, quelli delle persone con disabilità, la lotta al razzismo, i valori dell’UE, la partecipazione civica e il patrimonio culturale europeo.

I negoziati relativi alla nuova programmazione 2021-2027 sono ancora in corso e in questo momento non sono presenti indicazioni ufficiali sui requisiti dei bandi legati al nuovo programma CERV. Secondo le ultime notizie dell’EACEA (Agenzia esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura della Commissione Europe), i bandi dovrebbero essere pubblicati a primavera. 

Riguardo i progetti già presentati è possibile consultare le indicazioni dell’EACEA relative all’impatto del Covid-19 sul sito https://www.eacea.ec.europa.eu/news-events/coronavirus-impact_it.

di Eleonora Cusano