Promozione degli scambi culturali e un futuro comune sono le basi del nuovo bando Reti di Città 2023.
Il piano – pubblicato nell’ambito del programma europeo ”Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV)” – mira a dare a cittadini di paesi differenti un esempio pratico della ricchezza e della diversità del patrimonio comune dell’Unione.
Le risorse finanziarie ammontano a 6 milioni di euro.
I principali obiettivi del bando sono:
- Promuovere la consapevolezza e sviluppare la conoscenza dei diritti di cittadinanza dell’UE e dei valori e delle norme comuni;
- Promuovere la conoscenza del 30° anniversario dell’entrata in vigore del Trattato di Maastricht che ha introdotto il concetto di cittadinanza dell’Unione europea e l’adozione di leggi elettorali che tengano conto di tale cittadinanza;
- Promuovere la consapevolezza, sviluppare la conoscenza e condividere le migliori pratiche sui benefici della diversità e dell’uguaglianza di genere;
- Riunire i cittadini per discutere azioni locali sul clima e l’ambiente, contribuendo così ad aumentarne l’impegno nella società.
Oltre a questi focus specifici i progetti delle Reti di Città possono anche riflettere sull’impatto che la pandemia COVID-19 ha avuto sulla vita delle comunità, sulle forme che la partecipazione civica e la solidarietà hanno assunto durante la crisi e su come queste forme possano diventare sostenibili in futuro.
I progetti possono anche ispirarsi all’iniziativa New European Bauhaus.
Le attività di seguito elencate devono svolgersi almeno in due diversi Paesi ammissibili al programma: workshop, seminari, conferenze, attività di formazione, riunioni di esperti, webinar, attività di sensibilizzazione, eventi ad alta visibilità, raccolta e consultazione di dati, sviluppo, scambio e diffusione di strumenti di comunicazione e uso dei social media.
I progetti hanno una durata compresa tra 12 e 24 mesi.
I beneficiari sono enti pubblici o organizzazioni non-profit: città/comuni e/o altri livelli di autorità locali o loro comitati di gemellaggio o altre organizzazioni non-profit che rappresentano le autorità locali, stabiliti negli Stati UE (compresi PTOM), paesi terzi associati al pro-gramma CERV o che hanno in corso negoziati per un accordo di associazione in vigore prima della firma della sovvenzione.
I progetti devono essere presentati da un consorzio costituito da almeno 4 soggetti (il coordinatore di progetto + 3 partner) di 4 diversi paesi ammissibili, di cui almeno 2 stati UE.
Tutte le proposte devono essere presentate per via elettronica tramite il sistema di presentazione del Portale (Funding & Tenders Portal Electronic Submission Sy-stem) utilizzando i moduli forniti.
La scadenza è prevista per il 20 aprile alle 17 (ora locale di Bruxelles).
Per visualizzare il bando collegarsi clliccando qui.
A cura di Eleonora Cusano