“Gemellaggio e reti di città”, il nuovo bando della Commissione Europea

Sono aperte le candidature per il nuovo bando per gemellaggi e reti di città pubblicato dalla Commissione Europea per promuovere lo scambio tra paesi dell’Unione e rafforzarne l’identità europea.

Il bando appartiene all’ampio programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori ed è finanziato dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura.

Un’iniziativa finalizzata a promuovere la partecipazione civica al processo decisionale dell’Unione e sviluppare opportunità di impegno sociale e volontariato.

Il programma è articolato in due topic distinti.

“Gemellaggio di città”

Il programma è basato su diversi obiettivi come promuovere la diversità culturale dell’Unione europea e far comprendere ai cittadini che il patrimonio culturale e i valori europei costituiscono le basi di un futuro comune.

Inoltre è finalizzato a garantire relazioni pacifiche tra cittadini incoraggiando la cooperazione tra i comuni, sostenendo una buona amministrazione locale e potenziando il ruolo delle autorità locali nel processo d’integrazione europea.

  • Ogni progetto dovrà basarsi sui principi di una nuova Europa, più coinvolgente soprattutto per le giovani generazioni. Ogni testo dovrà tener conto di alcune priorità:
  • Sensibilizzare sulla ricchezza del contesto culturale e linguistico in Europa e promuovere la comprensione e la tolleranza reciproche;
  • Sensibilizzare sull’importanza di rafforzare il processo di integrazione europea basato sulla solidarietà e sui valori comuni;
  • Promuovere un senso di appartenenza all’Europa promuovendo il dibattito sul futuro dell’Europa;
  • Riflettere sull’impatto della pandemia sulle comunità locali, nonché sulle forme che la partecipazione civica assume durante la crisi COVID-19;
  • Aumentare e incoraggiare la comprensione reciproca e l’amicizia tra una vasta gamma di cittadini a livello locale;
  • Coinvolgere una vasta gamma di cittadini provenienti dall’esperienza delle comunità locali e riconoscere il valore aggiunto che l’UE fornisce attraverso un approccio di base;
  • Promuovere un maggiore senso di appartenenza all’UE.

Tutti i progetti potranno essere presentati da un singolo proponente, che dovrà coinvolgere almeno 2 municipalità di 2 Paesi ammissibili, dei quali almeno uno Stato membro UE.  Il piano di lavoro sarà svolto attraverso workshop, seminari, conferenze, attività di formazione, riunioni di esperti, webinar, attività di sensibilizzazione. Ogni evento si terrà in uno dei paesi coinvolti nel progetto e dovrà coinvolgere un minimo di 50 partecipanti, di cui almeno 25 invitati, ossia delegazioni di paesi partner del progetto diversi da quello ospitante. Il progetto avrà una durata massima di 12 mesi e potrà ricevere un contributo UE fino a 30mila euro.

“Reti di Città”

Il programma relativo alla creazione di reti di città sarà indirizzato alle nuove generazioni.

Ogni progetto avrà un approccio costruttivo rivolto al futuro, che promuova l’uguaglianza e riesca a coinvolgere maggiormente la generazione più giovani.

Le reti di città consentiranno a città e comuni di approfondire la loro cooperazione e, in una prospettiva di lungo periodo, di creare reti sostenibili volte a delineare la loro visione per il futuro dell’integrazione europea. Il piano di lavoro si baserà su alcuni principi:

  • Rafforzare la dimensione europea e democratica del processo decisionale dell’UE;
  • Sostenere elezioni libere e giuste in Europa;
  • Promuovere il senso di appartenenza all’Europa promuovendo il dibattito sul futuro dell’Europa;
  • Riflettere sull’impatto della pandemia sulle comunità locali, nonché sulle forme che la partecipazione civica assume durante la crisi COVID-19;
  • Offrire alle città e ai comuni l’opportunità di elaborare progetti di più ampia scala allo scopo di aumentare l’impatto e la sostenibilità degli stessi;
  • permettere ai beneficiari di elaborare progetti strettamente tematici e relativi alla politica;
  • creare legami duraturi con le organizzazioni partner;
  • sensibilizzare ai vantaggi della diversità e contrastare la discriminazione e il razzismo;
  • accrescere e incoraggiare la comprensione reciproca e l’accettazione delle minoranze europee;
  • accrescere la conoscenza della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e della sua applicazione, oltre a promuovere una cultura dei diritti fondamentali;
  • migliorare le informazioni sui diritti conferiti dalla cittadinanza dell’UE e migliorare la loro applicazione negli Stati membri;
  • accrescere la consapevolezza e l’informazione dei cittadini mobili dell’UE e dei loro familiari in merito ai loro diritti connessi alla cittadinanza dell’UE;
  • I progetti dovrebbero tenere conto dei risultati dei progetti sostenuti da altri programmi di finanziamento dell’UE.

Le candidature potranno essere presentate da un consorzio di almeno cinque richiedenti, tutte amministrazioni comunali di almeno cinque paesi ammissibili, di cui almeno tre Stati membri dell’UE.

I progetti avranno una durata compresa tra 12 e 24 mesi e tutte le attività dovranno svolgersi in almeno due diversi paesi partecipanti al programma.

Non sono stati stabiliti limiti per la concessione del finanziamento europeo, ma la sovvenzione consisterà in una somma forfettaria.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL BANDO

La progettazione e l’attuazione dei progetti devono promuovere l’uguaglianza di genere e l’integrazione della non discriminazione.

I beneficiari sono enti pubblici e organizzazioni non-profit, città o organizzazioni che rappresentano le autorità locali, stabiliti negli Stati UE Paesi terzi associati al programma CERV o paesi che hanno in corso negoziati per un accordo di associazione che entri in vigore prima della firma della sovvenzione.

Le risorse finanziarie sono di 11 milioni di euro, di cui 4,5 sono destinati a Gemellaggio di Città e i rimanenti a Reti di Città..

Le proposte possono essere presentate in una qualsiasi delle lingue ufficiali dell’UE (ma l’abstract/la sintesi del progetto dovrebbe essere in inglese). I paesi interessati sono, oltre ai 27 stati UE (post Brexit), anche i PTOM,  Paesi e Territori d’Oltremare.

La scadenza è prevista per il 24 marzo alle 17 (ora di Bruxelles).

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina  Funding and Tenders Portal e il relativo bando.