80 anni di Europa unita: la visita del Presidente Mattarella all’isola di Ventotene.

“La civiltà moderna ha posto come proprio fondamento il principio della libertà secondo il quale l’uomo non deve essere un mero strumento altrui, ma un autonomo centro di vita”, è una frase estrapolata dal Manifesto di Ventotene del 1941.

Lo scorso 28 agosto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato l’isola pontina in occasione dell’ottantesimo anniversario del Manifesto europeista, il documento scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi durante il periodo di confino sull’isola del Mar Tirreno.

Altiero Spinelli, classe 1907, è considerato il padre fondatore dell’Unione Europea: nel 1943 diede vita al Movimento Federalista Europeo e dal 1970 al 1976 fu membro della Commissione Europea fino al 1979, quando prese parte al primo Parlamento Europeo.

Diventato uno dei testi fondanti dell’Unione, i suoi principi sono tuttora fonte di ispirazione ma anche un monito a difendere la libertà e la democrazia.

Durante la visita il Presidente Mattarella ha preso parte al 40esimo seminario dei federalisti europei insieme al vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, al sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro e al presidente della Provincia di Latina Carlo Medici.

“Credo che bisogna pensare al contesto in cui nacque il manifesto, ovvero il fascismo – ha detto Mattarella – per rendersi conto di cosa intendano dirci i nostri antenati Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Tramite il manifesto, hanno esortato tutti quanti a vigilare in difesa della democrazia, contro le derive che mettono in pericolo la libertà. Sono lezioni senza scadenza temporale che ci parlano con grande attualità, in un periodo in cui siamo investiti da sfide globali impegnative, difficili, e da tante realtà di distruzione. Quella sollecitazione a difendere la libertà e la democrazia, che allora fu fatta in quelle condizioni, in quel contesto difficile che richiese coraggio e determinazione, vale ancora oggi pienamente”.

Un appello importante, quello lanciato dal Presidente in occasione dell’ottantesimo anniversario del Manifesto di Ventotene, che si riflette sulle grandi sfide che l’Unione deve affrontare in questo momento, come la pandemia e l’attuale crisi afghana.

In questi giorni c’è una cosa che sinceramente appare sconcertante: si registra nell’Unione Europea grande solidarietà nei confronti degli afghani che perdono libertà e diritti, ma si vorrebbe che rimanessero lì, perché se venissero non li accoglieremmo – ha commentato Mattarella – Questo non è all’altezza del ruolo storico, dei valori dell’Europa verso l’Unione.

Proprio con queste parole il capo dello stato invita “l’Unione ad avere una voce unica e a sviluppare un dialogo collaborativo con altre parti del mondo per evitare di essere travolti da un fenomeno ingovernabile e incontrollabile”.

La federazione Aiccre della Lombardia si unisce al messaggio del Presidente della Repubblica rilanciando il federalismo europeo che oggi risulta il modello di sviluppo e di integrazione ancor più attuale.